Ama ciò che fai e non lavorerai un giorno della tua vita: in un mondo perfetto tutti noi faremmo il lavoro dei nostri sogni e saremmo ogni giorni grati di ricevere lo stipendio facendo ciò che ci piace fare per la maggior parte della nostra giornata. Eppure non sempre è così: a volte ci ritroviamo ad essere dipendenti in un'azienda che non ci piace, ad essere subordinati a capi e dirigenti che non ci ascoltano o non ci valorizzano e a svolgere attività alienanti e poco interessanti.
Eppure abbiamo una passione, un talento, una vocazione che ci soddisfa e con cui magari potremmo anche monetizzare: graphic designer, video maker, content creator o più semplicemente artigianato, fotografia, giardinaggio....
Ci sono tante attività lavorative che possono essere svolte fuori dal canonico orario di lavoro e che diventano delle vere e proprie microimprese grazie all'adesione al regime forfettario.
Non tutti però sanno rispondere con certezza alla domanda che segue e noi vogliamo fare chiarezza su questo annoso quesito: posso essere dipendente e avere la partita IVA forfettaria?
La risposta è sì, ma con qualche regola o "paletto" a cui attenersi. Vediamo nel dettaglio le principali limitazioni a cui si va incontro scegliendo di avere contemporaneamente un rapporto di lavoro subordinato e una piccola attività in proprio in regime forfettario.
Novità 2025: nuova soglia di reddito da lavoro dipendente

Fino al 2024, per accedere al regime forfettario, i percettori un reddito da lavoro dipendente o assimilato (ad esempio pensione o collaborazioni continuative) dovevano sottostare al limite di 30.000 euro annui.
Dal 2025 la soglia sale a 35.000 euro, pertanto:
Se ad esempio nel 2024 hai guadagnato meno di 35.000 euro lordi da lavoro dipendente o assimilato, nel 2025 puoi aprire la partita IVA in regime forfettario, sempre rispettando i requisiti di fatturato inferiore a 85.000 euro annui e altre limitazioni riguardanti il tipo di attività svolta.
Se invece superi la soglia dei 35.000 non puoi accedere al regime forfettario ma potresti comunque aprire la partita IVA con un altro regime fiscale, ordinario o semplificato che sia.
Tieni presente che coloro che sono lavoratori dipendenti e hanno una Partita IVA sono esonerati dal versamento dei contributi INPS, che già vengono pagati al fisco tramite la propria busta paga.
Attenzione: il dipendente pubblico non può svolgere un secondo lavoro
La normativa vigente impedisce agli impiegati e dipendenti della Pubblica Amministrazione (ad esempio impiegati comunali o regionali, funzionari dell'Agenzia delle Dogane o delle Entrate, forze dell'ordine ecc.) di svolgere un secondo lavoro e pertanto non possono aprire Partita IVA forfettaria per svolgere un altro impiego.
Il motivo è molto semplice e si chiama conflitto di interesse: poniamo il caso che tu sia impiegato nel tuo Comune di residenza nonchè incaricato di assegnare le postazioni o gli spazi pubblici agli operatori economici che vogliono vendere i propri prodotti in un mercato rionale; contemporaneamente a casa hai un bell'orto con le tue verdure e la tua frutta e vorresti aprire una piccola azienda agricola per venderle.
La legge ti impedisce di svolgere un secondo lavoro, dipendente o autonomo che sia, in quanto potresti "auto-assegnarti" lo spazio pubblico del mercato rionale per poterlo occupare con la tua bancarella e i tuoi ortaggi. Il caso è particolare, ce ne rendiamo conto, ma la Pubblica Amministrazione vuole prevenire eventuali "furbate" da parte dei propri dipendenti che potrebbero approfittare della loro posizione per trarre ulteriore vantaggio economico a scapito di altre aziende e liberi professionisti che partecipano regolarmente ai bandi.

Occhio a chi fatturi: no al “finto freelance”!
Altro punto critico: non si può aprire la partita IVA solo per “trasformare” un lavoro dipendente in prestazione occasionale o professionale.
Facciamo un altro esempio: sei stato assunto con regolare contratto di lavoro subordinato come fotografo per un'agenzia pubblicitaria. Per poter assumere altri incarichi e aumentare le tue entrate proponi all'azienda per cui lavori di farti incaricare come collaboratore esterno, presentando al contempo le dimissioni da dipendente; in questo modo potresti aprire Partita IVA, fatturare all'azienda i compensi a te dovuti e magari, nel weekend, "arrotondare" con qualche servizio fotografico ai matrimoni o altri eventi.
Se apri la partita IVA e continui a svolgere le tue mansioni per lo stesso datore di lavoro con le stesse modalità (orari, subordinazione, strumenti aziendali, ecc.), il rischio è che l’Agenzia delle Entrate lo consideri un rapporto di lavoro subordinato “mascherato”; e lì iniziano i guai perchè potresti andare incontro a procedimenti civili e pesanti sanzioni.
Ci sono tuttavia delle situazioni legittime che consentono a te freelance di collaborare comunque con l'azienda per cui precedentemente eri impiegato. Puoi emettere fattura nei confronti di un ex datore di lavoro se:
- Il rapporto di lavoro è terminato da almeno 2 anni;
- se il contratto che avevi era di tipo occasionale o autonomo (e non subordinato);
- se l’attività svolta con la partita IVA è chiaramente diversa da quella svolta come dipendente. Ad esempio, se prima lavoravi in azienda come magazziniere e ora aderisci al regime forfettario o altro regime fiscale per fare consulenza in ambito grafico, questo è consentito dalla normativa.
Riassumendo:
SI PUÒ
- Aprire partita IVA forfettaria se hai un lavoro da dipendente privato e guadagni meno di 35.000 € lordi annui
- Fatturare ad ex datore di lavoro dopo almeno 2 anni, o se l’attività è diversa
- Gestire due attività in parallelo (dipendente + freelance)
NON SI PUÒ
- Se sei dipendente pubblico
- Fatturare al tuo attuale datore simulando una collaborazione
- Superare il limite di reddito o i limiti sul tipo di lavoro svolto
Hai ancora dubbi? Meglio parlarne con un commercialista prima di aprire partita IVA: ogni situazione è diversa, e un parere professionale ti aiuta a partire con il piede giusto.
Fatturrà ti offre questa possibilità: apertura della tua Partita IVA, assegnazione del Codice ATECO e chiarimenti in materia fiscale e normativa, tutto in un'unica soluzione. Sappiamo bene quanto ami ciò che sai fare e quanto vorresti metterlo a frutto: perchè non provarci? Contattaci e realizzeremo il tuo sogno di diventare un professionista del regime forfettario!