Aprire una partita IVA in regime forfettario non è la moda del momento ma una scelta consapevole, intelligente e sopratutto sempre più diffusa.
I numeri lo confermano: nel corso del 2024 sono state aperte nel nostro Paese 498.361 nuove partite Iva, tra queste ben 233.511 soggetti hanno aderito al regime forfettario, pari al 46,9% del totale delle nuove aperture. Praticamente 1 partita Iva su 2 è forfettaria e nel 2025 sempre più nuovi professionisti, anche con l'emergere di nuove dinamiche del mercato del lavoro e nuovi mestieri digitali, sceglieranno di aderire a questo regime.
Ma cosa significa davvero essere un “forfettario"?
E conviene davvero?

La risposta è: dipende.
Se il tuo volume di affari annuale non supera gli 85.000 euro e se non hai necessità di detrarre spese ai fini IRPEF, aprire una Partita IVA come soggetto forfettario è estremamente semplice e conveniente.
Meno burocrazia, meno pensieri ma anche qualche importante normativa da seguire per non perdere i vantaggi di questo regime.
Vediamo quali sono i principali vantaggi del regime forfettario:
Meno tasse da pagare: il tuo guadagno viene tassato soltanto al 15% con un'aliquota agevolata rispetto al regime ordinario; questa imposta sostituisce tutte le altre (come l’IRPEF, le addizionali, ecc.). E se sei agli inizi, nei primi 5 anni puoi pagare solo il 5%, rispettando alcune condizioni che ti consentono di ottenere la cosiddetta agevolazione per start-up.
Niente IVA, solo un bollo da versare: chi aderisce al regime forfettario non addebita l’IVA sulle fatture e non la versa allo Stato.; decisamente una grande semplificazione.
L’unico obbligo riguarda l'applicazione di un bollo sulle fatture emesse: se una fattura supera 77,47 euro, bisogna aggiungere 2 euro che rappresentano il cosiddetto bollo virtuale.
Puoi versarlo online o tramite modello F24: per questo viene definito "virtuale".
C'è un limite da rispettare: 85.000 euro : tutte queste agevolazioni ti verranno accordate se per ogni anno solare il tuo fatturato non supera gli 85.000 euro.
Qualora tu dovessi superarlo, non dovrai preoccuparti se il tuo fatturato dovesse restare entro i 100.000 euro: perderai le agevolazioni del regime forfettario ma solo dall'anno successivo.
Se invece il tuo fatturato andasse oltre anche a questo limite, allora perderai le agevolazioni da subito e dovrai cominciare a pagare l'IVA, versare le ritenute d'acconto e ti verranno applicate le aliquote IRPEF ordinarie.
E se volessi aprire Partita IVA forfettaria?
Per questo non dovrai avere alcun dubbio: ci pensa Fatturrà a farti diventare un forfettario.
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Non solo: Fatturrà è soprattutto una soluzione web pensata per la gestione della tua Partita IVA da forfettario:
Il limite di 85.000 euro sempre monitorato: terrai sempre d'occhio la progressione del tuo fatturato rispetto al limite, evitando spiacevoli sorprese.
Il conteggio dei bolli virtuali sempre disponibile: per ogni trimestre saprai sempre quanti bolli dovrai versare e se attivi il modulo Commercialista ti faremo avere anche l'F24 già compilato, soltanto da pagare.
Una consulenza dedicata apposta per te: con il modulo Commercialista potrai chattare con un consulente fiscale in quaslasi momento, per non avere mai dubbi e incertezze.

Conclusione
Diventare un forfettario in Italia nel 2025 sarà una cosa molto comune e porterà grandissimi vantaggi ai liberi professionisti e alle microimprese che avranno i requisiti per accedere a detto regime.
Fatturrà ti aiuterà ad aprire Partita IVA, fatturare, gestire la tua posizione fiscale e il tuo business in maniera efficiente.
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